Domanda:
tema sulla geografia x gli esami?
DjDanny P
2008-06-05 02:47:28 UTC
aiutatemiiiiiiiii nn so ke scrivere
Due risposte:
2008-06-05 02:52:28 UTC
Puoi parlare se c'è la traccia sull'inquinamentoo..un tema attuale!!

L’inquinamento è un alterazione dell’ambiente, di origine antropica o naturale, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona e che non è in equilibrio con i cicli naturali esistenti.



Non esiste una sostanza di per se inquinante ma è l'uso di qualsiasi sostanza o un evento che possono essere inquinanti: è inquinamento tutto ciò che è nocivo per la vita o altera in maniera significativa le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua, del suolo o dell’aria, tale da cambiare la struttura e abbondanza delle associazioni dei viventi o dei flussi di energia e soprattutto ciò che non viene compensato da una reazione naturale o antropica adeguata che ne annulli gli effetti negativi totali.



Esistono molti tipi di inquinamento suddivisi a seconda del tipo di inquinamento (inquinamento dell’aria, acqua, suolo, chimico, acustico, elettromagnetico, luminoso, termico, genetico, nucleare,…) o della causa dell’inquinamento (inquinamento naturale, domestico, urbano, agricolo, industriale, biologico,…).



Benché possano esistere cause naturali che possono provocare alterazioni ambientali sfavorevoli alla vita, il termine inquinamento si riferisce in particolare alle attività antropiche.





Generalmente si parla di inquinamento quando l'alterazione ambientale compromette l'ecosistema danneggiando una o più forme di vita. Allo stesso modo si considerano atti di inquinamento quelli commessi dall'uomo ma non quelli naturali (emissioni gassose naturali, ceneri vulcaniche, aumento della salinità).



Quando si parla di sostanze inquinanti solitamente ci si riferisce a prodotti della lavorazione industriale (o dell'agricoltura industriale) tuttavia è bene ricordare che anche sostanze apparentemente innocue possono compromettere seriamente un ecosistema: per esempio del latte o del sale versati in uno stagno. Inoltre gli inquinanti possono essere sostanze presenti in natura e non frutto dell'azione umana. Infine ciò che è velenoso per una specie può essere vitale per un'altra: le prime forme di vita immisero nell'atmosfera grandi quantità di ossigeno come prodotto di scarto per esse velenoso.



Una forte presa di coscienza sui problemi causati dall'inquinamento industriale (ed in particolare dai cancerogeni) è avvenuta nel mondo occidentale a partire dagli anni settanta. Già negli anni precedenti tuttavia si erano manifestati i pericoli per la salute legati allo sviluppo industriale.

In tutti i casi di inquinamento possiamo individuare delle sorgenti (i produttori) e dei recettori. Gli effetti sui recettori sono differenti a seconda dei tempi di esposizione, brevi (secondi-minuti), medi (ore-giorni) o lunghi (mesi-anni).



Per quanto riguarda la tossicità sull'uomo, uno dei parametri più utilizzati è la cosiddetta DL50, ovvero la dose che uccide il 50% di individui sottoposti a tale dose. Le unità di misura dei DL50 sono milligrammi di sostanza per kilogrammo di peso dell'individuo: si tratta di una misura della tossicità acuta.



Si può notare come tra le sostanze più tossiche in natura ci siano quelle naturali. Tra gli elementi ed i composti chimici i più tossici (per ingestione) sono:



Selenio, dose letale media 5 mg/kg

Cianuro, dose letale media 10 mg/kg

Mercurio, dose letale media 23 mg/kg

Arsenico, dose letale media 45 mg/kg

Bario, dose letale media 250 mg/kg

......................

da qui ovviamnt prendi le ks+importantiii...zau e in bokka a lupoo!!
2008-06-05 02:50:32 UTC
L'inquinamento:

L’inquinamento è un alterazione dell’ambiente, di origine antropica o naturale, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona e che non è in equilibrio con i cicli naturali esistenti.



Non esiste una sostanza di per se inquinante ma è l'uso di qualsiasi sostanza o un evento che possono essere inquinanti: è inquinamento tutto ciò che è nocivo per la vita o altera in maniera significativa le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua, del suolo o dell’aria, tale da cambiare la struttura e abbondanza delle associazioni dei viventi o dei flussi di energia e soprattutto ciò che non viene compensato da una reazione naturale o antropica adeguata che ne annulli gli effetti negativi totali.



Esistono molti tipi di inquinamento suddivisi a seconda del tipo di inquinamento (inquinamento dell’aria, acqua, suolo, chimico, acustico, elettromagnetico, luminoso, termico, genetico, nucleare,…) o della causa dell’inquinamento (inquinamento naturale, domestico, urbano, agricolo, industriale, biologico,…).



Benché possano esistere cause naturali che possono provocare alterazioni ambientali sfavorevoli alla vita, il termine inquinamento si riferisce in particolare alle attività antropiche.





Generalmente si parla di inquinamento quando l'alterazione ambientale compromette l'ecosistema danneggiando una o più forme di vita. Allo stesso modo si considerano atti di inquinamento quelli commessi dall'uomo ma non quelli naturali (emissioni gassose naturali, ceneri vulcaniche, aumento della salinità).



Quando si parla di sostanze inquinanti solitamente ci si riferisce a prodotti della lavorazione industriale (o dell'agricoltura industriale) tuttavia è bene ricordare che anche sostanze apparentemente innocue possono compromettere seriamente un ecosistema: per esempio del latte o del sale versati in uno stagno. Inoltre gli inquinanti possono essere sostanze presenti in natura e non frutto dell'azione umana. Infine ciò che è velenoso per una specie può essere vitale per un'altra: le prime forme di vita immisero nell'atmosfera grandi quantità di ossigeno come prodotto di scarto per esse velenoso.



Una forte presa di coscienza sui problemi causati dall'inquinamento industriale (ed in particolare dai cancerogeni) è avvenuta nel mondo occidentale a partire dagli anni settanta. Già negli anni precedenti tuttavia si erano manifestati i pericoli per la salute legati allo sviluppo industriale.

In tutti i casi di inquinamento possiamo individuare delle sorgenti (i produttori) e dei recettori. Gli effetti sui recettori sono differenti a seconda dei tempi di esposizione, brevi (secondi-minuti), medi (ore-giorni) o lunghi (mesi-anni).

Per quanto riguarda la tossicità sull'uomo, uno dei parametri più utilizzati è la cosiddetta DL50, ovvero la dose che uccide il 50% di individui sottoposti a tale dose. Le unità di misura dei DL50 sono milligrammi di sostanza per kilogrammo di peso dell'individuo: si tratta di una misura della tossicità acuta.

Si può notare come tra le sostanze più tossiche in natura ci siano quelle naturali. Tra gli elementi ed i composti chimici i più tossici (per ingestione) sono:

Selenio, dose letale media 5 mg/kg

Cianuro, dose letale media 10 mg/kg

Mercurio, dose letale media 23 mg/kg

Arsenico, dose letale media 45 mg/kg

Bario, dose letale media 250 mg/kg


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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